La magia del Natale ortodosso in Serbia
Cari lettori italiani, che siate affascinati dalla Serbia o che viviate già in questa terra ricca di storia e cultura, preparatevi a un viaggio nello spirito natalizio serbo, un’esperienza unica che unisce tradizioni antiche e moderne in un mix entusiasmante.
OGGI ESPLORIAMO:
- Intro
- Un calendario natalizio particolare
- La vigilia di Natale: Badnjak e Položajnik
- Il grande digiuno e i sapori del Natale
- Il calendario delle celebrazioni familiari
- I saluti natalizi in Serbia
Un calendario natalizio particolare
Prima di tutto, una curiosità: i serbi celebrano il Natale il 7 gennaio!
Questo perché la chiesa ortodossa serba segue il calendario giuliano, che è in ritardo di 13 giorni rispetto al gregoriano. Quindi, mentre in Italia si è già tornati alla routine post-natalizia, in Serbia si è in piena atmosfera festiva.
La vigilia di Natale: Badnjak e Položajnik
Il 6 gennaio, la vigilia di Natale, è un giorno speciale chiamato Badnje Veče.
La tradizione vuole che gli uomini taglino un ramo di quercia, il badnjak, simbolo di calore e prosperità. La sera, questo ramo viene portato in casa insieme al fieno, ricordando la stalla dove nacque Gesù.
Un elemento divertente per i bambini è la figura del položajnik, il primo ospite del mattino di Natale.
Di solito, un ragazzo giovane augura felicità e prosperità alla famiglia, mentre gli adulti ricambiano con dolci o piccoli regali.
Il grande digiuno e i sapori del Natale
Dal 28 novembre al 7 gennaio, i serbi osservano il Grande Digiuno: per 40 giorni, si astengono da cibi di origine animale, vivendo quasi come vegani. Questo periodo rappresenta non solo una fase di moderazione alimentare, ma anche un’opportunità per coltivare la spiritualità e mettere in pratica azioni benevole.
Il banchetto di Natale, che segue, è un’esplosione di sapori e tradizioni. Non mancano piatti come la zuppa, il sarma, il maiale o l’agnello arrostito, insalate varie e torte.
Un elemento distintivo è la česnica, un pane speciale in cui si nascondono oggetti simbolici come una moneta o un fagiolo, portatori di fortuna e prosperità per chi li trova.
Il calendario delle celebrazioni familiari
Il Natale in Serbia pone un accento speciale sull’importanza della famiglia. Nonostante l’assenza della tradizione dell’Avvento, i serbi seguono una pratica unica che inizia tre settimane prima del Natale, dedicando ogni settimana a un diverso membro della famiglia, con un simpatico scambio di ruoli.
Il primo appuntamento, tre settimane prima del Natale, è Detinjci (dal termine dete = bambino), una giornata tutta per i più piccoli.
In questo giorno, i genitori legano in modo giocoso i bambini, che per liberarsi devono promettere buon comportamento per l’anno a venire o fare un piccolo regalo ai genitori.
La settimana successiva, si celebra Materice (dal termine Mater = madre), un omaggio alle madri.
Qui i bambini, in uno scambio di ruoli, legano le loro mamme e solo un regalo può garantire la loro “liberazione”.
Infine, una settimana prima del Natale, arriva il giorno di Oci (dal termine Otac = padre), dedicato ai padri.
In questa occasione, sono i padri a essere legati, e devono offrire regali per riacquistare la libertà.
Queste celebrazioni riflettono la gioia e l’unità familiare nel contesto della tradizione cristiana ortodossa serba, con un focus particolare sui bambini.
In alcune aree della Serbia, si mantiene viva la tradizione in cui i bambini vanno di porta in porta a cantare canti natalizi, ricevendo in cambio dolcetti e piccoli doni.
I saluti natalizi in Serbia
Se vi trovate in Serbia durante le festività, preparatevi a una piccola ma affascinante differenza nei saluti natalizi.
Quando si incontrano amici o si passeggia per le strade innevate della Serbia, ogni serbo vi saluterà con un caloroso “Mir Božji – Hristos se rodi!” che tradotto diventa “Pace di Dio – Cristo è nato!”
A volte, per fare più breve, si usa solo “Hristos se rodi”.
È il modo di diffondere il messaggio di pace e celebrazione della nascita di Cristo.
Ma attenzione, c’è anche una risposta a questo saluto! Quando qualcuno vi dice “Hristos se rodi”, la prassi vuole che rispondiate con “Vaistinu se rodi!”, ossia “Veramente, Lui è nato!”
Questi saluti sono il cuore del modo dei serbi di augurare il Natale l’uno all’altro.
E se vi sembra strano, nessun problema, potete sempre ricorrere al più familiare “Srećan Božić”, che significa semplicemente “Buon Natale”.
Un piccolo sforzo linguistico che sicuramente scalderà il cuore dei vostri amici serbi e vi farà sentire parte della festa!
Srećan Božić svima!